Modelli di coesione sociale attraverso lo scambio dell’arte e delle culture

L’arte è l’espressione primaria, più sensibile,
della creatività umana e, di conseguenza, il
riferimento costante di ogni attività culturale,
economica e sociale. La responsabilità
dell’arte è creare i principi di una nuova armonia
che attraverso l’estetica e l’etica bilanci
tutti gli elementi della società…

Michelangelo Pistoletto

A partire dal 2009 si è evidenziata l’esigenza di garantire la continuità nel tempo per sviluppare il progetto “Barro Montagna delle Genti” che vede l’arte come strumento di coesione sociale. Il “Distretto Culturale del Monte Barro” è oggi l’associazione degli enti locali che ne rende possibile l’attuazione.

Hanno aderito, a partire dal 2014, la Comunità Montana del Lario Orientale – Valle San Martino, il Parco del Monte Barro, i comuni di CivateGalbiate, GarlateLecco, MalgrateMonte MarenzoOlginateValgreghentino e l’associazione Genti in Viaggio.

Gli obiettivi evidenziati nella Convenzione sottoscritta seguono due linee guida:

1. Coesione Sociale-Nuova Umanità

2. Identità Culturale del Territorio

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1. Coesione sociale-nuova umanità

1/A. Marginalità sociali-Migranti-Genti del Mediterraneo

“Barro Montagna delle Genti” si rivolge ad un territorio ed ai suoi abitanti, ma anche all’incontro tra genti e culture. Non vi è alcun dubbio che il futuro dell’Europa dipende in parte dal modo in cui riusciremo a diventare punto di scambio nella pacifica convivenza con le comunità migranti ed in particolare con i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, culla millenaria del pensiero, delle arti e delle tre grandi religioni monoteiste. Il territorio deve essere visto in questo senso come “laboratorio di nuova umanità”, l’incontro con l’altro avviene attraverso operazioni creative che lasciano spazio al cambiamento. Anche le marginalità possono essere vissute non come limite, margine appunto, ma come frontiera di nuove conoscenze e opportunità. Il progetto si prefigge di creare nuovi modelli di convivenza,di coesione e di cooperazione allo sviluppo sociale.

1/B. Terzo Paradiso [rapporto uomo-natura-tecnologia]

Il Terzo Paradiso è una felice intuizione di uno dei più importanti artisti italiani contemporanei: Michelangelo Pistoletto. Lungi dall’essere legato al concetto religioso di trascendenza, questo simbolo si forma intorno ad un’ideale di vita terrena. Da un passato più remoto in cui l’essere umano era totalmente integrato nella natura, si passa ad una fase, quella che viviamo oggi, in cui l’uomo si è svincolato dalla natura con un processo che ha portato al mondo artificiale attuale. Le meravigliose conquiste tecnologiche raggiunte fanno spazio a condizioni catastrofiche che minacciano la sopravvivenza dell’umanità. Tra sfera naturale ed artificiale, il Terzo Paradiso è un’area di sintesi e di equilibrio, pronta ad ospitare il tempo futuro attraverso nuove pratiche di convivenza, con un’attenzione particolare alle politiche di risparmio energetico, di gestione dell’acqua, dell’uso del suolo, della tutela della biodiversità e della valorizzazione delle economie locali per uno sviluppo più sostenibile.

2. Identità culturale del territorio

2/A. Lecco città del Ferro

La storia millenaria lecchese della lavorazione del ferro vanta un primato riscontrabile solo in poche altre aree del pianeta. Questo patrimonio di conoscenze, di competenze e di saperi confluisce in quel concetto di “economia dell’intangibile” che vede nel capitale umano l’artefice di un marchio inconfondibile. È possibile convogliare questi saperi in una dimensione artistica, elevando Lecco a capitale internazionale delle produzioni d’arte in ferro e acciaio. Ripensiamo la nostra storia anche alla luce delle potenzialità che questa “cifra contemporanea” ci può offrire in termini di ritorno economico e turistico.

2/B. Sistema Montagna Lecco

Le montagne lecchesi sono un tratto inscindibile con i suoi abitanti e le loro frequentazioni, hanno fatto di Lecco fin dagli anni ’30/’40, una delle capitali dell’alpinismo mondiale. Sono patrimonio di noi tutti i nomi degli alpinisti che con le loro imprese hanno contribuito a far conoscere il nostro territorio nel mondo. Oggi si intende riconsiderare la montagna come luogo dove sviluppare il senso di comunità e di appartenenza. La frequentazione della montagna favorisce, anche se non sempre gli attori sembrano averne la piena consapevolezza, il rafforzamento dei meccanismi di coesione sociale. L’avvicinamento alla montagna per i nuovi cittadini-migranti, la contaminazione tra appartenenti alle diverse classi sociali tipica della tradizione alpinistica ed escursionistica, il riconoscimento delle dimensioni sociali, culturali, spirituali dell’andare in montagna verranno considerati come linee guida destinate ad orientare le attività proposte che opereranno anche sui temi della salvaguardia dell’ambiente montano e della tutela naturalistica. La collaborazione poi con aziende del settore e con associazioni alpinistiche, la promozione di attività in collaborazione con le componenti del terzo settore, possono rilanciare Lecco come punto di riferimento “morale” dell’alpinismo e della montagna.

2/C Sistema Lago

Elementi insostituibili del nostro territorio, i laghi che attorniano il Monte Barro costituiscono con le montagne circostanti un binomio di assoluta bellezza. Gli specchi d’acqua sono una presenza costante ovunque si volga lo sguardo e l’addio monti di manzoniana memoria, non poteva che celebrarsi da una barca che scivola fra una sponda e l’altra del fiume Adda. Nel corso dei secoli l’acqua ha rappresentato una fonte di lavoro e di reddito. Pensiamo alle vie di comunicazione, alle attività ittiche, piuttosto che allo sviluppo dell’industria della lavorazione del ferro, formatasi lungo i torrenti che scendono dalle montagne alle spalle della città. Oggi quel mondo è pressochè scomparso ed altre sono le istanze da perorare. Negli ultimi decenni le variazioni climatiche dovute soprattutto alle attività umane , hanno reso l’acqua un bene sempre più prezioso che va tutelato con la massima cura, non va più considerata come una risorsa inestinguibile ed il suo consumo nell’agricoltura, nell’industria e nelle abitazioni civili deve essere il più oculato possibile. Dall’altro lato l’incomparabile contrasto laghi-montagne può generare una nuova fonte di reddito, attraverso un turismo lento e di qualità, rispettoso della natura e dei suoi borghi.